Pagina:De Marchi - Milanin milanon.djvu/9

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la quale intuiva non lontano il tramonto, attribuendone le cause al crescere enorme di Milano divenuto centro industriale e forza potente di richiamo di varie favelle.

Questo fatto lo vedeva esplicarsi con un certo senso di mestizia, rammaricandosi nel constatare la scomparsa di quei tipi caratteristici della Milano vecchia di cui seppe ritrarre in modo quasi suggestivo l’ambiente nel Demetrio Pianelli e nell’Arabella, e dove forzando la nostra lingua ad adattarsi alla naturalezza del linguaggio popolare senza stonature di espressioni e con correttezza di forma, seppe portarla ad un grado di verità raggiunto da pochi.

La Milano dei nostri padri e dei nostri nonni egli la sentiva nell’animo e profondamente, quasi come una visione viva. Quelle strade strett in bisœura, dent e foœura sul gust d’ona ragnera;