Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/95

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italia e grecia nelle lettere di giorgio byron 83


nuove contese: che dico? di guerra civile! Auguro con tutto il cuore che siano false od esagerate, perchè non riesco ad immaginare più grave calamità....» Sciaguratamente le voci sono vere. «Le ultime notizie ci apprendono che non vi sono soltanto dissensi in Morea, ma che la guerra civile vi regna.... Il colonnello Napier vi narrerà il recente e specialissimo intervento degli Dei in favore degli Elleni, che sembra non abbiano nè in terra nè in cielo nemico più temibile della loro discordia intestina.... Se riuscirò soltanto a riconciliare i due partiti (e muovo cielo e terra a questo scopo) sarà molto; altrimenti dovremo percorrere la Morea con i Greci dell’ovest, che sono i più coraggiosi e forti, e tentare l’effetto di consigli fisici se continueranno a respingere la persuasione morale.»

Queste parole fanno anche oggi pensare. In un’altra lettera al principe Maurocordato egli scrive: «La Grecia è posta fra tre partiti: o riconquistare la sua libertà, o assoggettarsi ai sovrani d’Europa, o ridiventare provincia turca. Non c’è altra scelta fuori di queste tre soluzioni. La guerra civile non servirà ad altro che a preparare le due ultime. Se la Grecia desidera la stessa sorte della Valacchia e della Crimea, potrà ottenerla domani; quella dell’Italia, posdomani; ma se vuol essere veramente libera e indipendente, deve decidersi oggi, o non ne tro-