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ii - i toscani 25


ma giá fissato con lineamenti precisi e costanti. C’era giá una poetica e c’era anche un vocabolario comune. Concetti e parole sono in tutt’i trovatori gli stessi. Come piú tardi avemmo le maschere, cioè caratteri comici con lineamenti tradizionali che nessuno si attentava di alterare, cosi ci era allora Madonna e Messere.

Madonna, l’«amanza» o la cosa amata, era un ideale di tutta perfezione; non la tale e tale donna, ma la donna in genere, amata con un sentimento che teneva di adorazione e di culto. Messere era l’amante, il «meo sere», che avea qualche valore solo amando. Uomo senz’amore è uomo senza valore: amare è indizio di cor gentile. Chi ama è cavaliere, ubbidiente alle leggi dell’onore, difensore della giustizia, protettore de’ deboli, umile servo o servente d’amore, e soffre volentieri ove a sua Madonna piaccia, e amato sta allegro, ma «senza vanitate», senza menar vanto, e spregia le ncc! ezze, perché chi è amato è ricco. Amore è «di due voleri una voglienza», ed è senza «fallimento o villania», senza peccato, e sta contento al solo sguardo; nello stesso paradiso la gioia dell’amante è contemplare Madonna, e senza Madonna «non vi vorria gire». Il codice d’amore descrive i concetti e i sentimenti degli amanti «fini e cortesi»; il codice della cavalleria descrive le leggi dell’onore, i doveri di cavaliere «leale e franco». Come si vede, amore era tutta la vita ne’ suoi vari aspetti; era Dio, patria e legge: la donna era la divinitá di quei rozzi petti. Chi cerca nelle memorie della prima etá troverá questo ideale della donna nella sua purezza e nella sua onnipotenza: l’universo è la Donna. E tale fu negl’inizi della societá moderna in Germania, in Francia, in Provenza, in Spagna, in Italia. La storia fu fatta a quella immagine: troiani e romani erano concepiti come cavalieri erranti; e cosi arabi, saraceni, turchi, lo soldano e Saladino. Paris e Elena, Piramo e Tisbe sono eroi da romanzo, come Lancillotto e Ginevra, Tristano e Isaotta la bionda. In questa fraternitá universale si trovano gli angioli, i santi, i miracoli, il paradiso, in istrana mescolanza col fantastico e il voluttuoso del mondo orientale, tutto battezzato sotto nome di «cavalleria». Le idee generali non sono ancora potenti di