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iii. Ermengarda 127

        Il poeta è in diritto di trattare tutt’i caratteri e tutti gli argomenti, niente gli vieta di scegliere piuttosto uno che un altro. Ma Ermengarda non è un carattere muto per temperamento o per arbitrio del poeta; ma per necessità della situazione. Si trova collocata in tale condizione dagli avvenimenti, che non può, non deve parlare, non dee esprimere quello che avviene nel suo animo. Un altro esempio, la Mirra di Alfieri. Mirra è muta per necessità della situazione: il momento in cui le esce di bocca il fatale segreto del suo amore pel padre, è il momento della sua morte. Dunque i caratteri muti sono tali per necessità della situazione. E qual’è la situazione di Ermengarda?

Un personaggio poetico ha tutta una vita: il poeta sceglie il momento in cui esso acquista carattere, una tendenza ideale, e quel momento è la situazione del personaggio stesso. Ermengarda, sorella di Adelchi, figlia di Desiderio re dei Longobardi, tanto amata da sua madre che presto morì, avea una sorella monaca, divenuta badessa del convento del Salvatore a Brescia. Viene a Pavia, capitale del regno longobardo, Bertrada, madre di Carlomagno; vede questa giovinetta e dice: — Ecco la sposa di Carlo— . La giovinetta va in Francia, pegno di eterna amicizia tra i due re e i due Stati. Là mena vita da regina, da sposa amata e felice, finché il papa scomunica la famiglia sua. E Carlo, parte per sentimento religioso, non volendo tenere nel suo letto la figlia di uno scomunicato, parte per amore verso Ildegarde, sulla quale già avea messo gli occhi, ripudia la sua sposa e la rimanda alla casa patema.

La scena si apre: Ermengarda, reietta, accompagnata da soldati di Carlo, giunge alla casa del padre suo. Posti questi antecedenti, qual’è la situazione di Ermengarda? Ma ella apparisce a noi quando già ha cessato di vivere in terra, quando la sua vita è stata profanata. In quei tempi una donna ripudiata era scacciata dalla casa patema, era onta per lei il rifiuto. Ermengarda dunque apparisce quando non vive più sulla terra, non ha più storia. Che diventa? Un personaggio lirico, non drammatico. Che le rimane? Deplorare il suo stato, non avendo forza di rifare la sua vita, di trovarne una nuova nel suo mondo