Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/421

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nota 415

rotto»; p. 288 r. 23: «era un partito» (così anche PS), R: «fu un partito»; p. 289 rr. 24-25: «Egli pensa all’amorosa», PS: «Egli pensa alla morosa», R: «Tu pensi alla morosa» (in questo caso abbiamo però rispettato l’uso che fa R della seconda persona, in coerenza con la frase che introduce la citazione: «finge che Renzo gli sia dirimpetto e dice»; così pure a p. 290 rr. 2526); p. 291 rr. 18-19: a ma che sonno!» (così anche PS), R: «che sonno!»; p. 292 rr. 6-7: «Son venuto, signor curato, per sapere a che ora le convenga che noi ci troviamo in chiesa», PS: «son venuto, signor curato, per sapere a che ora le comoda che ci troviamo in chiesa», R: «Signor curato a che ora le comoda che ci troviamo in chiesa?»; p. 296 rr. 31-32: «Don Abbondio intravvide, vide, si spaventò», PS: «Don Abbondio, vide confusamente, poi vide chiaro, si spaventò», R: «Don Abbondio vide, si spaventò». A p. 296 rr. 6-7, in un brano dove ricorrono termini desunti dall’edizione del ’42, abbiamo sostituito quei termini coi corrispettivi del ’27: «Tonio carpone che scopa colle mani il pavimento per adunghiare la sua quitanza, Gervaso che grida e trasalta spiritato», R: «Tonio carpone che spazza con le mani il pavimento per raccapezzare la sua ricevuta, Gervaso che grida e saltella spiritato». Analogamente, a p. 297 r. 24 abbiamo sostituito «buttò» con «gittò».

Correzioni al giornale:

p. 286 r. 15: «c’è stata» (Cij, R: «c’è stato»;
p. 287 r. 3: «nella quale si sia prodotto» (MP), R: «nella quale sia iirodotto»;
ivi r. 19: «dal mondo» (Cr), R: «del mondo»;
p. 296 r. 3: «dall’altra» (Cr),R: «dall’altro»;
ivi r. 9: «dall’altra» (Cr),R: «dell’altra»;
p. 297 r. 13: «finisse» (Cr),R: «finisce».

Lezione XVI. [Don Abbondio - Don Rodrigro - Padre Cristoforo]. — Citazioni dai Promessi Sposi deformate rispetto a entrambe le edizioni: p. 300 r. ultimo: «a cercare quella madre, per condurla qui», PS: «a cercar quella donna, per condurla qui», R: «a cercar della madre di quella poveretta» (abbiamo lasciato questa deformazione perché necessaria nel contesto, in quanto nel discorso introduttivo la madre di Lucia non è nominata, a differenza che nel testo manzoniano); p. 308 r. 31: «gran