Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/68

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naturalmente dal seno del contenuto. Anzi è chiaro che esso è un mondo perfetto e divino che preesiste nella mente dello scrittore, a quel modo che dicono l’anima non solo distinta dal corpo, ma preesistente a quello. Mantenere l’ideale nella sua purezza e nella sua perfezione, considerare la vita come un semplice velo, di sotto a cui esso trasparisca nella sua integrità, questo era il domma dell’arte antica, l’assioma di tutte le critiche. Quelli che avevano più vivo il sentimento del reale, vi aggiungevano un cotal processo di formazione, sicché l’ideale fosse pienamente calato nella vita e vi simulasse tutta l’apparenza di quella. Ma, volta e gira, l’ideale rimaneva pur sempre quello, puro e astratto, e il reale non era altro che un velo o involucro più o meno denso, più o meno vicino alla vita.

Questa concezione a priori di un mondo ideale assoluto, voglio dire in tutta la sua perfezione morale, determinava anche il congegno del racconto. Perché, essendo quell’ideale una vera forza o anima di tutto il materiale, vi stava al di sotto come un vero Deus ex machina, e lo componeva e disponeva secondo una sua propria logica. I fatti vi erano ordinati come momenti esteriori del suo organismo, vi s’immaginava una opposizione fittizia alzata a quel livello e perciò anch’essa maggiore del vero, nasceva un intrigo che si avvolgeva e si svolgeva secondo l’impulso e l’indirizzo che gli veniva da quello. L’ideale adunque non era solo un mondo perfetto in opposizione alla natura e alla storia, ma era pure una trattazione conforme, una specie di etica e di logica in azione e in tutta la simulazione della vita. Da Dante ad Alfieri questo era il mondo poetico, di cui ultimo esempio fu l’Ortis di Foscolo.

Sono visibili le orme di questo mondo antico dell’arte, divenuto convenzione, in questo Romanzo, guardando al modo com’è stato concepito e condotto. Lucia, padre Cristoforo e Federico Borromeo, sono esemplari perfetti di un mondo ideale, il cui modello astratto e scientifico è la Morale Cattolica dello stesso Autore. Gli altri personaggi sono visti da questo stesso punto, sono gradazioni e degradazioni di questo stesso ideale. A quegli esemplari perfetti rispondono esemplari di opposizione,