Pagina:De Sanctis, Francesco – Giacomo Leopardi, 1961 – BEIC 1800379.djvu/201

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xxiii. la personalità di leopardi 195

le parole: allora studiava le cose. I libri acquistano un nuovo significato; ei fa osservazioni sue, nota le sue impressioni, vedi libertà ed originalità di giudizio. Ecco una nota sopra Anacreonte:

Io, per esprimere belletto indefinibile che fanno in me le odi di Anacreonte, non so trovare similitudine ed esempio più adatto di un alito passeggero di venticello fresco nell’estate, odorifero e ricreante, che tutto in un momento vi ristora in certo modo e v’apre come il respiro e il cuore con una certa allegria; ma prima che voi possiate appagarvi pienamente di quel piacere, ovvero analizzarne la qualità e distinguere perché vi sentite così refrigerato, già quello spiro è passato: conforme appunto avviene in Anacreonte; che è quella sensazione indefinibile e quasi istantanea; e se volete analizzarla vi sfugge, non la sentite più; tornate a leggere, vi restano in mano le parole sole e secche; quell’arietta, per così dire, è fuggita, e appena vi potete ricordare in confuso la sensazione che v’hanno prodotta un momento fa quelle stesse parole che avete sotto gli occhi.

Ed ecco un’altra nota sopra Monti:

Nel Monti è pregiabilissima e si può dire originale e sua propria la volubilità, armonia, mollezza, cedevolezza, eleganza, dignità graziosa o dignitosa grazia del verso . . . . . Ma tutto quello che spetta all’anima, al fuoco, all’affetto, all’impeto vero e profondo, sia sublime, sia massimamente tenero, gli manca affatto. Egli è un poeta veramente dell’orecchio e dell’immaginazione, del cuore in nessun modo.

Curiosità ed esattezza di osservazione, rettitudine d’impressioni, giustezza di giudizio, sono qualità virili di un ingegno penetrativo, che qui si manifestano chiaramente. Conoscenze filosofiche ne aveva, di quelle sparse, più simili a notizie che a dottrina. Conosceva soprattutto la filosofía greca, affezionatissimo a Platone, come sono per lo più i giovani. Aveva simpatia non piccola per la filosofia stoica, come quella che mirava più a regola di vita che a disquisizioni metafisiche. Car-