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186 la logica di hegel

Niente (puro).

Uguaglianza con sè — vuoto compiuto di determinazione e di contenuto: vuoto contemplare, vuoto pensiero: indifferenza in sè — puro essere.

Diventare.

Toglimento dell’essere e del niente.

Risultato.

Il puro essere e il puro niente è lo stesso.

quadro iv: divisione


Unità dell’essere e del niente.

La verità è non l’essere, non il niente, ma che l’essere nel niente, e il niente nell’essere non passa, ma è passato. Indifferenza di essi. Ma la loro verità è a un tempo, che essi assolutamente differenti, ma indivisi e indivisibili, spariscono (sono passanti) ciascuno immediatamente nel suo opposto — Differenza di essi. Questa contraddizione si toglie, e la loro verità è questo movimento dell’immediato sparire dell’uno nell’altro, il Diventare — movimento, dove ambi son differenti, ma di una differenza immediatamente tolta.

Momenti del diventare (nascere e morire).

Il diventare è l’indivisibilità dell’essere e del niente — unità non astratta, ma determinata, in cui è tanto l’essere quanto il niente. Ma ciascuno è solo in quanto è l’altro (indivisi); quindi per se stesso non è. Perciò in questa unità sono, ma sparenti, solo come tolti — non più sostanziali, ma momenti, ancora differenti, ma tolti: ciascuno nella sua differenza è unità con l’altro. Il diventare contiene così due unità, di cui ciascuna è unità dell’essere e del niente: l’una è l’essere come immediato (cominciante) e rapporto al niente (passante nel niente), il nascere: l’altra è il niente