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la scienza dell’essere 205


Quantitativo rapporto.

Quantum in forma qualitativa. L’altro in cui esso ha la sua determinazione, è pure quantum: sicché in questo sussiste il suo essere ritornato in sé e il suo rapporto su di sé — la sua qualità. Ma questi quanti indifferenti ed estrinseci hanno il loro rapporto su di sé in tale essere estrinseco: unità solo formale della quantità e qualità.

Nota. La grandezza è pei matematici ciò che si può accrescere o diminuire: definizione inesatta, esprimente la stessa determinazione che dovrebbe definirsi: quasi la grandezza fosse quella la cui grandezza si potesse mutare. Non pertanto in essa apparisce l’indifferenza al mutamento, sicché nel suo concetto giace il suo proprio Più o Meno, la sua indifferenza rispetto a se stessa.

Capitolo I

quadro x: la pura quantità


La quantità pura.

La quantità è il tolto essere per sé, il quale è passato nell’attrazione. La quantità è l’unità de’ due suoi momenti, continuità (attrazione) e discrezione (ripulsione), ma nella Forma di Continuità, come risultato della dialettica dell’essere per sé venuto nella Forma d’immediato uguale a se stesso. La quantità è questo semplice risultato, non essendo i due suoi momenti in lei sviluppati e posti. Rapporto toglientesi su di sé, perenne uscir fuori di sé. Ma l’uscito è se stesso: la ripulsione è un produrre di sé. Per la medesimezza degli uni la discrezione è continuità; per l’estrinsechezza la continuità è moltiplicità, che appunto rimane immediatamente nella sua uguaglianza con sé.

Nota. La seconda antinomia di Kant è fondata sulla opposizione di questi due momenti. Le sue antinomie valgono a mostrare la nullità delle categorie del finito dalla parte del contenuto; ma a torto si suppone che la conoscenza non abbia altre