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232 la logica di hegel

porre, in quanto essa è l’immediato ritornante non da un altro in sé, ma da sé in sé: il negativo di se stesso. Ma essa toglie il negativo di se stesso, perché concorda con sé: nel porsi toglie il suo porre: così è supporre. Nel supporre la riflessione determina il suo negativo come quello, il cui toglimento è la essenza (concordanza con sé). Questa si suppone (concorda); e il toglimento della sua supposizione cioè il negativo è se stessa: del pari il toglimento della supposizione (il negativo) è la supposizione (concordanza). Il suo riflettersi è lo scacciare sé da sé. Nella sua ineguaglianza con sé è uguale con sé: il suo repellersi è il suo concordare, essere presso di sé — movimento di sé in sé, dove la riflessione ponente è supponente ma come supponente è insieme ponente — assoluto contrasto in se stessa (Gegenstoss). La riflessione è così se stessa e il suo non-essere: è se stessa in quanto è negativo di sé, perché solo così (come essente nel suo negare) il togliere del negativo è insieme come un concordare con sé.

La riflessione estrinseca o reale.

L’immediato è solo essere posto, il tolto in sé, che non è diverso dal ritorno in sé ed è solo questo ritorno. Ma esso è ancora determinato come negativo, come immediato rispetto all’altro. Cosi è determinata la riflessione: e in quanto essa secondo questa determinazione ha una supposizione, di cominciare cioè dall’immediato come suo altro, essa è riflessione estrinseca. La riflessione assoluta o ponente è l’essenza apparente in se stessa: ciò che è supposto (l’immediato) è solo apparenza, essere posto: come supponente è essa solo ponente. Ma la riflessione reale è in una doppia determinazione — una volta è come il supposto, Riflessione in sé, l’immediato: l’altra volta è Riflessione rapportantesi su di sé negativamente, cioè come suo non essere. La prima volta l’immediato è non essere posto o momento, ma rapporto su di sé, e la determinazione o il negativo è solo come momento; ma il negativo come negativo è tolto. La determinazione perciò o negazione nell’immediato è estrinseca ad esso: l’infinito di rincontro al