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236 la logica di hegel


Suoi momenti — Identità e Non-identità.

Questa identità è l’Essenza, non ancora determinazione di essa: tutta la riflessione, non un momento di essa. Ma come riflessione in sé è essa un intrinseco repellere: essa si pone come il suo proprio non essere: essa è il Tutto, ma come riflessione si pone come suo proprio momento, come essere posto, da cui essa è ritorno in sé. Come momento, l’Identità è determinazione della semplice uguaglianza con sé rispetto all’assoluta differenza, o non identità.

Identità de ’ momenti.

L’identità è negazione assoluta o uguale con sé, negante se stessa: un non essere e differenza sparente nel suo nascere, il non essere di se stesso — un non essere che ha il suo non essere non in un altro, ma in se stesso. Il non essere o la differenza è così uguaglianza con sé, rapporto su di sé, riflessione in sé — identità con sé. Come identica con sé, essa è l’assoluta Non-identità. Ma la non identità è assoluta, in quanto niente contiene del suo altro, cioè in quanto è solo se stessa — così assoluta identità con sé. L’identità è così in se stessa assoluta non-identità. L’identità fuori della differenza e questa fuori di quella sono astrazioni, prodotti della estrinseca astraente riflessione (analitica).

L’identità è non analitica, ma sintetica; cioè non la vuota semplice uguaglianza con sé, ma contenente il suo altro, sino come assoluta disuguaglianza, la Contraddizione in sé.

Nella tesi A non può essere insieme A e non-A, A e A sono due differenti rapportati ad un solo A, che così è negazione della negazione. L’identità è perciò la differenza nel rapporto di Uno, o la semplice Differenza in se stessa. Ciò è contenuto, quantunque non espressamente, nella stessa Tesi dell’Identità: A = A.