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260 la logica di hegel


Momenti — Mondo essente in sé ed apparente.

Questa totalità dell’esistenza è il Mondo essente in sé e per sé: niente altro è fuori di lui. Ma come assoluta negatività o forma, la sua riflessione in sé è negativo rapporto su di sé: onde si scaccia in mondo essente in sé e mondo apparente, quello l’essenziale, questo il mondo dell’essere altro o dell’apparizione — avente in quello la sua negativa unità, o fondamento, in cui ritorna. Ma il mondo essenziale è ancora fondamento ponente dell’apparente; perché contenendo in sé l’assoluta forma, toglie la sua identità, si fa essere posto, e come posto immediato è così il Mondo apparente. L’essenziale è inoltre determinato fondamento dell’apparente, perché avendo in sé come negativa unità ogni contenuto dell’apparizione, è esso la totalità del contenuto e il fondamento di ogni varietà nel mondo apparente. E come totale rapporto o, negativa identità, il loro rapporto fondamentale, cioè di essere l’uno fondamento o l’essenziale, l’altro fondato, pure essenziale, ma come posto e inessenziale, è non rapporto d’identico contenuto, neppure di semplicemente differente, come è nel porre o positiva identità; ma il rapporto dell’apparizione, cioè essenziale rapporto del contenuto come opposto. L’essere posto dell’uno è ancora l’essere posto dell’altro; ma questa identità è essenzialmente negativa: ciascuna delle due parti è in se stessa il suo altro contenuto: l’altro non è un indeterminato Altro, ma il suo altro: così sono le due parti opposte.

Rapporto di opposizione.

Avendo ora il porre in sé il negativo momento e l’opposizione, l’identità de’ due mondi è l’essenziale rapporto di opposizione. Il rapporto fondamentale come tale è l’opposizione nella sua contraddizione venuta a fondamento; e resistenza è il fondamento concordante con se stesso. Ma l’esistenza diventando apparizione, è in lei tolto il fondamento; qui come ritorno dell’apparizione in sé il fondamento è posto di nuovo, ma insieme come tolto, cioè rapporto fondamentale di opposte