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300 il «manuale» del rosenkranz

i fatti, perché vi si adagino; quella predilige l’estrinseco, l’empirico, il formale, il meccanico; questa l’essenza, il razionale, il contenuto, l’organico; l’una dà all’apparenza individuale un valore assoluto e trasanda quasi che affatto il generale e il sociale; l’altra fa dell’individuo un istrumento dell’idea, e guardando al necessario, non tien conto dell’accidente; la prima reputa l’antico come tipo di perfezione al quale bisogna in ogni cosa accostarsi; la scuola moderna al contrario trapassa a piè pari i secoli classici, e vorrebbe immediatamente riunirci a’ mezzi tempi; nel dizionario dell’una trovi unità, scopo morale, ordine, proporzione, decoro, dignità, eleganza, correzione, classicismo; nel dizionario dell’altra genio, ideale, libertà dell’arte, verità, razionalità, sentimento, idea cristiana, romanticismo: ciascuna tanto esagerata nella lode, quanto acerba nel biasimo. Le due scuole hanno un occhio solo, contemplando la vita in una parziale astrattezza. La scuola alla quale appartiene Rosenkranz ha per fondamento l’unità, che ha in sé alzati i due opposti come momenti.

II


Questi Elementi di storia generale della poesia fanno fede quanto la critica moderna sia ita innanzi, essendo ella già uscita dallo stato di disputa e di polemica, e preso quell’aspetto calmo e dommatico che rende possibile un libro elementare. E tale è veramente questo, o guardi a’ termini entro i quali si è chiuso l’autore, o all’andamento rapido e quasi sommario della sua esposizione. E quanto a’ fatti non investigazione critica, non novità di interpretazione, non lo splendore della scoperta, o l’acutezza erudita del dubbio. Con l’umiltà di uno scrittore elementare egli è stato contento all’arido uffizio di compilatore. Ma in iscambio tutti quei pregi che in questo angusto spazio sono possibili, adornano la sua compilazione. Egli ha avute dinanzi ed attesamente studiate le più pure fonti e spesso immediate, ed ha saputo camminare con passo sicuro per l’intricato