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rispetto alla traduzione fatta dal De Sanctis, nello stesso periodo, della Wissenschaft der Logik, il cui manoscritto finì poi nelle mani del De Meis. Il Croce, nel 1909, considerò inutile la pubblicazione dei Quadri sinottici, perché non avrebbe potuto sostituire la traduzione integrale dell’opera hegeliana; ma, dopo che la Scienza della logica è stata ormai tradotta in molte lingue e anche in Italia abbiamo la traduzione laterziana a cura di Arturo Moni (Bari, 1925), è ormai il tempo di considerare i Quadri sinottici del De Sanctis come un’opera di riduzione, indipendente dal lavoro di traduzione. Si avrebbe così il criterio più idoneo a giudicare con maggiore obbiettività la serietà, la pazienza e l’intelligenza ohe il Croce riconosce al De Sanctis in questo studio della logica hegeliana.
Non manca tuttavia una certa originalità, anche se essa è limitata e marginale. La riduzione da lui fatta dell’opera hegeliana aveva evidentemente uno scopo puramente strumentale: doveva servire solo a rendere al De Sanctis più chiaro e comprensibile il testo hegeliano. Ma, sia pure in questi limiti, essa non manca di interesse.
La riduzione, come dice il titolo, è fatta in quadri sinottici; il metodo ternario della dialettica hegeliana, che si svolge attraverso l’avvicendarsi di tesi, antitesi e sintesi, viene qui esteriorizzato nella stessa forma della stesura: il De Sanctis divide ciascuna figura della logica hegeliana, che, come è noto, si svolge secondo il metodo dialettico, in tre parti, corrispondenti al momento positivo, a quello negativo e a quello della sintesi, ed affianca l’uno all’altro. Sicché ogni quadro risulta diviso in tre paragrafi affiancati che, quando è necessario, si suddividono a loro volta ciascuno in tre parti.
Il manoscritto si trova attualmente a Napoli, nella Biblioteca Croce, e siamo grati alla famiglia Croce che ci ha permesso di prenderne visione. Esso si compone di 53 fogli, ognuno dei quali comprende, salvo qualche rara eccezione, un quadro, corrispondente ad una figura della logica, o una sezione, corrispondente a un momento di una figura. In questi 53 fogli è compresa la logica oggettiva dell’essere e dell’essenza, contenuta nei primi due volumi della Scienza della logica, ventitré dedicati all’essere, trenta all’essenza. Ognuna di queste due parti contiene, oltre alla divisione in quadri, le divisioni proprie dell’opera hegeliana, in sezioni e capitoli. I titoli delle varie ripartizioni sono in genere quelli hegeliani, e il testo non