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v. l’«orlando furioso» 95

nisse bruciato. Un’altra qualità è inerente alla forma trasparente, la naturalezza, effetto necessario di questa apprensione immediata. Se il poeta non ha tutta la potenza d’immaginazione il fantasma gli sparisce; lavora da sé, lo trapassa, lo aguzza, lo assottiglia, diviene esagerato. La naturalezza è la potenza d’immedesimarsi talmente con l’obietto, ch’e’ venga fuori com’è, senza che nulla del poeta vi s’attacchi. Raggiunta questa qualità, il poeta non ha più bisogno di ostentazione, a cui ricorre chi non avendo forza vuol far mostra di averne. Intento a ritrar l’oggetto che ha innanzi, non cerca mai l’effetto, è assente da ogni ostentazione, e pretensione. Queste sono le qualità fondamentali della forma ariostesca. Ma la forma eccellente non è che il pensiero stesso in quanto si manifesta. Qual’è il contenuto di questa forma? La cavalleria. La cavalleria pel Pulci e pel Boiardo è un ammasso di stranezze crudamente raccontate: manifesta buffoneria nel Pulci, e nel Boiardo buffoneria sotto una maschera seria. La cavalleria per l’Ariosto è esteticamente seria: è il regno dell’immaginazione. Quanto meno padroneggiamo e conosciamo la realtà, tanto più si sviluppa in noi l’immaginazione; più conoscete un oggetto e meno è libera l’immaginazione. Ariosto ha soppresso il tempo e il luogo, ha distrutte tutte le condizioni del finito, vi presenta le più strane e amabili cose sempre variando: spoltrisce la vostra immaginazione e vi forza a seguirlo non solo per tutta la terra ma fino nel profondo dell’inferno, fin nella luna.

Perché questo regno dell’immaginazione operi sul lettore, il poeta doveva avere la forza di realizzarlo, di dargli tutte le condizioni materiali necessarie perché produca compiuta illusione sul lettore. L’Ariosto ha questa potenza. Deve presentarvi un palazzo incantato? diviene architetto. Dee presentarvi battaglie e duelli? Non sono burattinate. Ciascuna battaglia ha la sua fisiognomia, ciascun duello ha la sua faccia. Vi presenta le figure di guerrieri e donne in pochi tratti sicché le avete dinanzi come sur un quadro.

Questa sua eccellenza gli ha fatta trovare la vera ottava italiana. I poeti precedenti presentano gli oggetti crudi, senza