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v. l’«orlando furioso» i49

aveva ucciso un figlio. Ma Leone lo libera senza sapere che fosse Ruggiero. Ruggiero se gli offre: nasce già la collisione in Ruggiero. In questo frattempo Bradamante dichiara che accetterà chi le potrebbe stare a fronte un giorno intiero. Ruggiero è pregato da Leone di combattere Bradamante per lui. L’amicizia di Ruggiero è posta in lotta con l’amore. Bradamante è vinta da Ruggiero, che, dopo, abbandona Leone. Sono entrambi disperati. Una fata s’interessa a loro, perché da loro dovea nascere il cardinale Ippolito d’Este. Melissa conduce Leone da Ruggiero, che gli confessa la verità. Leone gli cede Bradamante, lo conduce innanzi a Carlomagno, e nasce il matrimonio.

Il centro del racconto è il duello fra Bradamante e Ruggiero. Momenti poetici: il lamento di Bradamante, di Ruggiero, la loro disperazione. In che modo se n’è saputo cavare l’Ariosto! Questo momento è straziante. O Ruggiero conceda o conservi Bradamante, proverete sempre strazio. In Ariosto, non v’è strazio, ma meraviglioso. Ride sempre sotto a’ baffi; rimanete sempre nel puro campo dell’immaginazione.

Ruggiero lascia tacitamente Bradamante per uccidere Leone: Bradamante ondeggia fra il timore e la speranza. Non vi strazia; si lamenta, facendo de’ paragoni. Si paragona all’avaro che teme sempre che il suo tesoro gli sia rubato. Entrata in questa via, continua a far paragoni, paragona sé alla terra, Ruggiero al sole; eccetera.

Cos’è questo lamento? Una specie di variazione sopra una sola melodia: — «Deh torna a me, Ruggiero!»— . Un solo sentimento semplice con mille variazioni. Non v’è niente di serio nella mente di Bradamante.

Viene la situazione drammatica del racconto, il duello. Vi ricordate il duello di Tancredi e Clorinda. Qui sapete che non vi sarà nulla di serio, ch’è un assalto di scherma. Questo racconto ci raffredda perché ci vediamo uno scopo cortigiano. Che importa, direte, lo scopo? Nell’Ariosto il fine penetra ne’ fatti. È sempre preoccupato delle lodi degli Estensi. Ed è stato punito. Dacché le ficca, divien noioso, illeggibile. Aggiungete che tutto ciò che riguarda gli Estensi è prosaico: noi saltiamo tutti