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i90 frammenti letterari


Sopra Savonarola s’è scritto in tutt’i tempi; biografie, discorsi, storie, poesie; se n’è scritto in Italia, in Germania, in Francia, in Inghilterra. E se ne può cavar due conseguenze: che Savonarola è uno de’ pochi personaggi italiani, che hanno passato le Alpi e son divenuti cittadini d’Europa; poi, che in questo soggetto ci dee esser qualcosa d’oscuro, che resiste alla curiositá degli uomini, di modo che lavoro succede a lavoro e nessuno t’appaga. Ora di tutto ciò che s’è scritto, non c’è quasi sillaba ignota al nostro autore, dalle prime rozze ingenue biografie sino alle elaborate storie del Rudelbach, del Meier, del Ferrens, ecc.

Questo però è il minor cómpito. Hai innanzi quel tutt’insieme di fatti, che chiamasi il materiale: devi ora verificarlo. Verificare vuol dire ripigliare i fatti ad uno ad uno, ne’ loro piú minuti particolari, confermare, rettificare, avvalorare, rigettare, fare in somma che non entri piú il minimo dubbio sulla loro veritá. Operazione di grandissima importanza, perché i fatti sono il fondamento di tutt’i giudizi storici, e spesso una circostanza ne cangia il valore. Villari ci si è messo con ostinato lavoro, e dobbiamo alle sue indagini la scoperta di alcuni documenti importantissimi, soprattutto del secondo processo del Savonarola, e della bozza de’ discorsi tenuti nella fondazione della Repubblica fiorentina. Cosi ha potuto egli vari punti oscuri o male intesi illustrare, molto rettificare, molto correggere.

Pure, dopo tanto lavoro di molti anni, dopo si lunga preparazione un povero autore corre il rischio di giungere a questa conclusione: — Di nuovo lavoro non c’è mestieri: ciò che è stato fatto, è ben fatto — .

In effetti, a che un nuovo lavoro sul Savonarola? Questi documenti non cangiano essenzialmente il valore e la natura de’ fatti, su cui sono fondate le storie giá pubblicate. Villari poteva in un semplice discorso critico raccogliere i fatti nuovi, le rettificazioni, i chiarimenti, ecc. Rifare un lavoro tutto intero per ficcarci le tue investigazioni, è da piccolo animo; gli è come dire: — Ho fatta la fatica e non voglio perderla; ho lavorato per dieci anni, e per fare un discorso! no, per Dio; farò una storia a dispetto di quelli che l’hanno fatta prima di me — .