Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/327

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le esagerazioni della propria fantasia. Il metodo si è allargato alla critica, alla filologia, alla giurisprudenza, combattendo lo sterile abuso delle facoltá ideali, e creando un’attivitá efficace, giusta, continua.

Il Darwinismo ha sviluppato, come metodo, il senso del reale, come vita, il senso della forza. Cosi al vecchio motto: — Le idee governano il mondo — , un altro viene sostituito: — Dove non è forza, ivi non è vita, né reale, né ideale — .

Nell’arte si è lungamente discusso che non fosse il Classicismo, che non fosse il Romanticismo. La patria, la virtú, l’ideale, l’idealitá, il sentimento, pareva che fossero arte; e non erano. Potevano essere ambiente, ma non arte. Poiché l’arte è la vita: e dove non è vita, non è arte. Sapete che cosa si domanda all’artista? Si chiede questo: — Hai tu, nel tuo cervello, la facoltá generativa? Hai tu la facoltá di restituire alla natura la vita che ti ha data? Puoi tu rendere nelle vibrazioni del pennello, della parola, della musica, le vibrazioni della vita? Ebbene, sei un artista — .

Prendiamo, per esempio, Nerone. Questo tipo di uomo perverso sgomentò Alfieri, che non osò delinearlo intiero, e ci dette solo la figura della sua infelice vittima, Ottavia.

Invece, vedete Pietro Cossa. In questo artista cominciava a spuntare l’uomo nuovo: forse lo preoccupavano per Nerone le stesse paure di Alfieri, ma immaginò di metterlo sotto la protezione dell’arte. E cosí venne fuori un Nerone vivo, vero, palpitante, che fa palpitare. Vi è la storia e vi è anche la vita: e questo fanciullo feroce è reso in tutta la sua sensualitá animale. Nerone non era veramente un artista, ma aveva le velleitá e la vanitá dell’arte, l’applauso, il circo plaudente, la turba prosternata. Se fosse stato un vero artista, avrebbe goduto l’incendio di Roma nella fantasia: ma egli aveva bisogno della materialitá nell’arte, dell’elemento sensuale. Nerone era un verista di quei tempi. Tale lo ha fatto Cossa.

Ma nell’arte moderna, quale il Darwinismo l’ha fatta, bisogna cogliere la vita nel movimento e nella continuitá: coglierla nell’attivitá sua, come espressione, come impressione. La forma