Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/336

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recensioni e frammenti 33i


È uscito un bel lavoro del sig. Villari sull’istruzione elementare nell’Inghilterra, dove fu mandato dal Matteucci ministro per studiarvi gli stabilimenti di pubblica istruzione. La scelta non poteva esser migliore. Il Villari è uomo di molte lettere, di non comune ingegno, e osservatore fino e diligente. Frutto delle sue osservazioni è il volume del quale parlo, che si legge con aviditá da un capo all’altro, e ti trattiene piacevolmente tanto le impressioni sono fresche e lo stile vivace. Ma quelli che fanno studi speciali sulle cose di pubblica istruzione, vi troveranno, oltre a ciò, una miniera di notizie importanti e di osservazioni sensate.

     2i novembre i864.

4. - Canti di G. Folcieri.


Mi giungono da Brescia due canti del dottor Giovanni Folcieri, giovane di svelto ingegno e di belle speranze: l’uno ha per materia la Polonia, ed è dedicato al bravo e sventurato Francesco Nullo; l’altro tratta di Dante. I due canti non sono certo capilavori, ma rivelano buoni studi e gran cuore, e sono una delle poche oasis in mezzo a tante poesie e prose dantesche.

     3i maggio i865.

5. - «Una nuova carta d’Europa».


Diamo il posto d’onore ad un lavoro di Errico Amante, magistrato distintissimo per sapere, per ingegno, per probitá! Esso ha per titolo: Una nuova carta d’Europa.

Il concetto dominante del libro è l’ideale di una confederazione della razza latina, con la capitale a Roma: concetto non nuovo, ma in questo libro divenuto nuovissimo per l’originalitá delle considerazioni, le non comuni vedute storiche e la fierezza romana dello stile.