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70 la poesia cavalleresca


Lo Schmidt ragiona così: — Il serio è un elemento positivo; il comico è un elemento negativo; il si vai più del no; quindi Boiardo, che ha l’elemento affermativo, vale più degli altri, che hanno solo l’elemento negativo — .

Ora, la società in certi tempi ha istituzioni ed opinioni e ci crede; ed è possibile una poesia epica che le rappresenti seriamente. Ma, corrotte che siano quelle istituzioni e quelle opinioni, la società si ribella, senza avere un’idea chiara di altre opinioni ed istituzioni, e sorge l’elemento negativo. La poesia non rappresenta, ma combatte; è un momento particolare dell’arte necessario nella storia della società. Quando la società non se ne contenta più, nascono altre istituzioni e può sorgere un’altra poesia seria. Basta gettare un’occhiata su que’ tempi per persuadersi che allora mostrava ingegno chi vedeva fracido ciò che le masse credevano serio. Questo è il merito del Pulci e la grandezza dell’Ariosto. Lodiamo tanto il Cervantes perché portò il colpo mortale all’ideale del Medio evo, con l’immortale suo Don Chisciotte: e perché dovremmo biasimare gl’Italiani, suoi precursori, che l’hanno confusamente sentito?

Il Boiardo, per intenzioni pedantesche, ha voluto fare seriamente quanto è sostanzialmente ridicolo. Me ne appello a voi. V’ha nulla di serio nel fondo immaginato? Voi chiederete: — Volendo essere serio com’ha potuto riuscire così ridicolo? — . Era la forza de’ tempi. Scartiamo i sette primi canti, di cui vi ho dimostrato quanto sia buffonesco il contenuto — . Prendiamo i trenta canti ne’ quali si ragiona d’Angelica. È chiusa in Albracca, assalita da un innamorato e difesa da un altro; burla Sacripante ed Orlando, amando Ranaldo; e finisce per andarsene con Orlando senza che nulla si concluda. Angelica è una civetta magicamente innamorata; non v’è né interesse, né serietà. Orlando non aveva mai fatto all’amore; è timido, grottesco e ridicolo; amava seriamente, e quindi è geloso, si cruccia e s’addolora. Ma anche l’amante serio divien ridicolo, posto in situazioni ridicole. Quando, trovata Angelica sola, e presentandolese, balbetta e dice cose ridicole, costringe il Boiardo medesimo a dire: