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v - i misteri e le visioni 97


                              

Pazienza


     O popul mio, io son la Pazienzia;
che piú non ho chi mi dia audienzia.
     O degna Povertá, virtú perfetta,
che tanto fust ’accetta al Verb ’eterno,...
felice è quella che ti sta suggetta,
nel ciel sará felice in sempiterno;
e non si può goder in questa vita,
e ’l paradiso aver alla partita.


Povertá


                    ... M’affliggo e doglio
ché la perfezione quasi è mancata:
non è piú ’l tempo de’ padri passati,
ch’erano pover, vili e disprezzati.


Pazienza


     Chi pensa andare al ciel per altra via
che per patir, si troverrá ingannato.
Giesú, diletto figliuol di Maria,
n’ha dato esempio e a tutti ha insegnato...
Per dimostrarci che s’avea a patire,
elesse su la croce di morire.


Umiltá


     L’Umiltade son io, fratei diletti:
oggi non c’è nessun che mi raccetti...
Vestitevi di Cristo, o genti stolte:
non v’avvedete voi ch’il tempo vola?
Non entra in paradiso alcun difetto,
non v’entra quel ch’a Dio non è suggetto.
     Andiam cercando, care mie sorelle,
per tutt’il mondo un po’ nostra ventura:
se nel gregge di Cristo una di quelle
ci ricevessi con la mente pura,
perché noi siam vestite peverelle,


     

F. de Sanctis, Storia della letteratura italiana - i.

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