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VI

IL TRECENTO


[Il Trecento attua le concezioni del Dugento — Il giubileo: quadro riassuntivo della vita italiana agli inizi del secolo — Il mondo dantesco come sintesi — Aspetti particolari di esso negli scrittori minori — La letteratura ascetica — I Fioretti — Le Vite del Cavalca — Lo Specchio del Passavanti — Le Lettere di Caterina da Siena — L’amore e la perfezione cristiana — Realizzazione della Commedia dell’anima — La prosa trecentesca — I volgarizzamenti dagli antichi e dalla letteratura cavalleresca — La letteratura del mondo reale. Cronache volgari e storie latine — Albertino Mussato e l’EccerinisDino Compagni — Dino e la sua ingenuitá politica — La forma della sua Cronaca — Fine della vita politica di Dante — Gli studi filosofici: il Convito e la seconda Beatrice — Il De vulgari eloquio e l’ideale della lingua comune — Il De monarchia e l’ideale politico — Cultura e intelletto di Dante — La sua prosa — Le due correnti, ascetico-popolare e filosofico-dotta, terminanti entrambe in astrattezze — In Dante non genio speculativo ma poetico, non investigazione ma realizzazione — Realizzazione della Commedia dell’anima.]


Quello che il secolo precedente concepi e preparò fu realizzato in questo secolo detto «aureo». I posteri compresero sotto questo nome tutto un periodo letterario, dove si trovano mescolati dugentisti e quattrocentisti. E in veritá le notizie cronologiche sono si scarse e incerte, che non è facile assegnare di ciascuno scrittore l’etá, seguire strettamente l’ordine del tempo. Al nostro scopo è piú utile seguire il cammino del pensiero e della forma nel suo sviluppo, senza violare le grandi divisioni cronologiche, ma senza cercare una precisione di date che ci farebbe sciupare il tempo in conietture e supposizioni di poco interesse.