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118 storia della letteratura italiana


come ne’ misteri: un narrare serrato e nervoso, le cui impressioni patetiche e morali sono espresse dal coro. Sotto a quel latino ossuto e asciutto palpita l’anima del medio evo. Senti una societá ancor rozza, selvaggia negli odii e nelle vendette, senza misura nelle passioni, poco riflessiva, di proporzioni epiche anche in forma drammatica. Il carattere di Ezzelino non è sviluppato in modo che n’esca fuori un personaggio drammatico. Egli rimane ravvolto nel suo manto epico, come Farinata. È figlio del demonio, e lo sa e se ne gloria, e opera come genio del male, con piena coscienza: ciò che gli dá proporzioni colossali. Invoca il padre e dice:

                                    Nullis tremiscet sceleribus fidens manus;
annue, Sala n, et filiutn talem proba.
     
E quest’uomo rimane cosí intero e tutto di un pezzo: manca l’analisi, senza di cui non è dramma. Il concetto della tragedia è piú morale che politico, quantunque il fatto sia altamente politico, rappresentando la lotta tra i comuni liberi e i tirannetti feudali. Certo, in Mussato c’è il guelfo e ci è il padovano, che l’ispira e l’appassiona. Ma il motivo tragico è affatto morale. Ezzelino è punito non perché offende la libertá ma perché opera celleratamente, e «qui gladio ferit, gladio perii»: ciò che è in bocca al coro la conclusione del fatto:
                                                                       Consors operum
meritum sequitur quisque suor uni.
     
È il concetto ascetico dell’inferno applicato anche alla vita terrestre. Questa nella sua prima apparizione letteraria è ancora nella sua generalitá morale, non è sviluppata nei suoi interessi ne’ suoi fini, nelle sue passioni e nelle sue idee politiche; di che solo può nascere il dramma. I! senso del reale era ancora troppo scarso perché il dramma fosse possibile. Non ci è il sentimento collettivo, non il partito e non la societá: ci è l’individuo appena analizzato, rappresentato buono o cattivo e retribuito secondo le opere; forma elementare della vita reale.