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vii - la «commedia» 181


esatta riduzione a generi e specie. Ma la poesia ritorna l’individuo nella sua libera personalitá, e lo considera non come essere morale ma come forza viva e operante. E piú in lui è vita, piú è poesia. Perciò, se l’inferno, come mondo etico, è il successivo incattivirsi dello spirito, si che alla violenza, comune all’uomo e all’animale, succede la malizia, «male proprio dell’uomo», e alla malizia la fredda premeditazione; questo concetto poeticamente rimane ozioso e non serve che alla sola classificazione. Come natura vivente o come forma, l’inferno è la morte progressiva della natura, la vita è il moto che manca a poco a poco sino alla compiuta immobilitá, alla materia come materia, dove insieme con la vita muore la poesia. Indi la storia dell’inferno.

Dapprima la situazione è tragica: il motivo è la passione, dove la vita si manifesta in tutta la sua violenza; perché la passione raccoglie tutte le forze interiori, distratte e sparpagliate nell’uso quotidiano della vita, intorno a un punto solo, di modo che lo spirito acquista la coscienza della sua libertá infinita. Preso per se stesso lo spirito ed isolato dal fatto, la sua forza è infinita e non può esser vinta neppure da Dio, non potendo Dio fare ch’esso non creda, non senta e non voglia quello che crede, sente e vuole. Non vi è donnicciuola cosí vile, che non si senta forza infinita quando è stretta dalla passione. — Io ti amo e ti amerò sempre; e se dopo morte si ama, ed io ti amerò, e piuttosto con te in inferno che senza te in paradiso. — Queste sono le eloquenti bestemmie che traboccano da un cuore appassionato e che rendono eroiche la timida Giulietta e la gentile Francesca.

Ma quando la passione vuole realizzarsi, s’intoppa in un altro infinito, nell’ordine generale delle cose, di cui si sente parte e innanzi a cui è un fragile individuo. E n’esce la tragica collisione tra la passione e il fato, l’uomo e Dio: il peccato. Nella vita né la passione né il fato sono nella loro purezza: la passione ha le sue fiacchezze e oscillazioni; il fato talora è il caso o l’espressione collettiva di tutti gli ostacoli naturali e umani in cui intoppa il protagonista. Ma nell’inferno l’anima è isolata dal fatto, ed è pura passione e puro carattere, perciò inviolabile e