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IX


[Il Decamerone come negazione e canzonatura del medio evo — La concezione filosofica ed etica medievale — Cultura e gusto crescente, e infiacchirsi della coscienza — Indifferenza religiosa e politica; naturalismo o realismo nella vita pratica — La giovinezza di Giovanni Boccaccio — La Vita di Dante, rivelazione del nuovo atteggiamento spirituale, opposto a quello dantesco — Il Boccaccio, erudito, artista, trovatore, letterato e uomo di mondo — Il Filocolo-, forma mitologico-rettorica — L’epica: la Teseide — Il Filostrato-, novella d’amore in forma epica — L’Amorosa visione: antitesi del concetto dantesco, imitazione quasi parodistica — Le rime del Boccaccio — La Fiammetta, romanzo intimo-psicologico in forma mitologico-erudito rettorica — Il Corbaccio: affermarsi della forma comica — Disconvenienza dell’eroico e del lirico-tragico all’indole del Boccaccio: la «tranquillitá» boccaccesca — Naturalismo pagano: il Ninfale fiesolano e il Ninfale d’Ameto: la fine delle barbarie e il regno della cultura — Carattere generale della nuova cultura: mondo della natura in involucro mistico e mitologico — L’involucro squarciato nel Decamerone — Precedenti di esso — Carattere del Boccaccio: vita nel di fuori — Il mondo del Decamerone — Il Caso — La naturalitá e l’amore — Astrattezza della moralitá e nuovo significato della «virtú» — Spensieratezza e comicitá — Comico rivolto contro la Chiesa e il volgo — Il Decamerone come Anticommedia: la carne che ride dello spirito — Movimento negativo. Incredulitá e superstizione: scissura tra le classi colte e il popolo in Italia — Rispecchiamento di questa societá nel Decamerone: il mondo guardato dal punto di vista dell’uomo colto — Comicitá, di origine non morale, ma intellettuale — I semplici e i furbi — Motti — Caricature — Immaginazione abbondante e minuta — Ironia — Le forme letterarie: l’ottava — L’ideale della latinitá: il periodo boccaccevole — Meccanicitá di esso come forma della scienza e del sentimento — Convenienza al mondo dell’immaginazione — Genialitá nel sensuale e nel comico — Il Boccaccio succede a Dante e si tira dietro l’Italia per secoli.]

Se ora apri il Decamerone, letta appena la prima novella, gli è come un cascar dalle nuvole e un domandarti col Petrarca: «Qui come venn’io o quando?». Non è una evoluzione, ma è