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360 storia della letteratura italiana


                                    altra piú giovinetta si dislega
appena dalla boccia: eravi ancora
chi le sue chiuse foglie all’aer niega:
     altra cadendo a piè il terreno infiora.
     
Minuta analisi, con perfetta esattezza di osservazione e con proprietá rara di vocaboli. Vedete ora nel Poliziano queste rose animarsi come persone vive: ne sentite la fragranza, la grazia, la freschezza:
                                    Questa di verde gemma s’incappella;
quella si mostra allo sportel vezzosa;
l’altra, che ’n dolce foco ardea pur ora,
languida cade e il bel pratello infiora.
     

In questo genere narrativo e descrittivo, di cui il Boccaccio nel Ninfale dava l’esempio, il poeta non è obbligato a platonizzare e sottilizzare intorno alle sue poetiche fiamme per tutta una vita. Finge amori altrui e, in luogo di chiudersi nella natura e ne’ fenomeni dell’amore fino alle piú raffinate acutezze, trae colori nuovi e freschi dalla qualitá degli avvenimenti e dalla natura e condizioni dei personaggi che introduce sulla scena. La donna cala dalle nubi e acquista una storia umana. Come son care queste ricordanze di donna amata, che torna a casa e non vi trova il suo amore!

                                    Qui l’aspettai, e quinci pria lo scòrsi,
quinci sentii l’andar de’ leggier piedi,
e quivi la man timida li porsi,
qui con tremante voce dissi: — Or siedi, —
qui volle allato a me soletto porsi,
e quivi interamente me li diedi...
O sospirar che d’ambo i petti uscia!
o mobil tempo, o brevi ore e fugaci,
che tanto ben ve ne portaste via!
Quivi lascionnni piena di disio,
quando giá presso al giorno disse: — Addio. —
     

L’Ambra, il Corinto, Venere e Marte, la Nencia sono poemetti di questo genere. Soprastá per calore ed evidenza di rappre-