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364 storia della letteratura italiana


Nelle sue canzoni e canzonette, nelle sue lettere e ne’ suoi rispetti non trovi novitá d’idee o d’immagini o di situazioni, e neppure un’impronta personale e subbiettiva, come nel Petrarca. Ci trovi il segretario del popolo, che traduce in forme eleganti il repertorio comune de’ canti popolari dall’un capo all’altro d’Italia. Perciò non hai qui la freschezza e originalitá delle stanze idilliche: spesso ci senti la fretta e la distrazione, come di chi scriva di fuga e per occasione. Vedi ritornare le stesse idee con lievi mutamenti, com’è il fuggire del tempo e il coglier la rosa fiorita. Il dizionario delle idee popolari è piccolo volume, e non s’ingrandisce in mano al Poliziano. Quelle poche idee si aggirano intorno a situazioni generiche e semplici, come sono la bellezza del damo o della dama, la gelosia, la dipartita, l’attendere, lo sperare, l’incitare, la disperazione ei pensieri di morte, le dichiarazioni e le disdette. Sono l’espressione di un essere collettivo, non del tale e tale individuo. E cosi sono nel Poliziano. I nomi mutano secondo l’argomento, come la dipartita e la ritornata, e anche secondo il tempo, come la serenata o il notturno o la mattinata; ma le forme sono le stesse. Sono per lo piú stanze in rime variamente alternate, come nelle ballate e ne’ rispetti, fatte svelte e leggiere nelle canzonette, ove domina il settenario e l’ottonario. Spesso non hai che un solo motivo variamente modulato e con graziose ripigliate, come fosse un trillo o un gorgheggio:
                               E crederrei, s’io fussi entro la fossa,
risuscitare al suon di vostra gola;
crederrei, quando io fussi nello inferno,
sentendo voi, volar nel regno eterno.
     

La ripigliata è il vezzo del rispetto toscano. Ci si vede il cervello in riposo, fra onde musicali, e, come viene l’idea, non corre a un’altra, ma ci si ferma e la trattiene deliziosamente nell’orecchio, finché non le abbia data tutta la sua armonia. Questo palpare e accarezzare l’idea, compiuta giá come idea, ma non ancora compiuta come suono, è proprio della poesia popolare, povera d’idee, ricca d’immagini e di suoni. La