Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. I, 1962 – BEIC 1807078.djvu/200

Da Wikisource.

tutto di un pezzo, com’ è ne’ suoi ritratti, ha troppa bile e collera, e non è buono né alla caricatura né all’ ironia. Ma dalla sua fantasia d’artista è uscita una di quelle creazioni che sono le grandi scoperte nella storia dell’arte, un mondo nuovo; il «nero cherubino», che strappa a san Francesco l’anima di Guido da Montefeltro, è il padre di Mefistofele. Egli crea il diavolo, gli dá il suo concetto e la sua funzione. Il diavolo è l’ ironia incarnata: non ci è uomo tanto briccone che il diavolo non sia piú briccone di lui; e capite che non è disposto a guastarsi la bile per le bricconerie degli uomini. L’uomo può ingannare un altro uomo, ma non può ficcarla al diavolo, perché il diavolo nel suo senso poetico è lui stesso, la sua coscienza che risponde con un’alta risata a’ suoi sofismi, e gli fa il controsillogismo, e gli dice beffandolo :

Forse

tu non pensavi eh’ io loico fossi!

Il brutto come il bello muore nel sublime. E il frutto è sublime quando offende il nostro senso morale ed estetico e ci gitta in violenta reazione. Scoppia la collera, l’ indignazione, l’orrore: il comico è immediatamente soffocato. Quando veggo un difetto rivelarsi all’ improvviso, uso la caricatura. Quando veggo un difetto che cerca mascherarsi, prendo la maschera anch’ io e uso l’ ironia. Ma quando quel difetto mi offende, mi sfida, mi provoca, si mette dirimpetto a me come contraddizione al mio intimo senso, la mia coscienza, cosi audacemente negata e contraddetta, reagisce : io strappo al vizio la maschera e lo mostro qual è, nella sua laida nuditá. La caricatura e 1’ ironia si risolvono in una forma superiore, il sarcasmo : la porta per la quale volgiamo le spaile al comico e rientriamo nella grande poesia.

Nel sarcasmo caricatura e ironia riappariscono, ma per morire : nasce la caricatura, ed è guastata; spunta la maschera, ed è strappata. E la morte viene da questo : che nella forma sarcastica del brutto ci è l’ idea che l’uccide, il suo contrario. Nel canto de’ simoniaci il sarcasmo fa la sua splendida apparizione. Il comico muore sotto l’ ira di Dante. L’antitesi tra quello che