Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. I, 1962 – BEIC 1807078.djvu/247

Da Wikisource.

10 spirito acquista coscienza di sua forza e, contrastando e soffrendo, conquista la sua libertá : la realtá vi è in immaginazione rimembranza del passato da cui si sprigiona, aspirazione all’avvenire a cui si avvicina; onde le sue forme sono fantasmi e rappresentazioni dell’ immaginativa anzi che obbietti reali : pitture, sogni, visioni estatiche, simboli e canti. Nel Paradiso lo spirito, giá libero di grado in grado, s’ india; le differenze qualitative si risolvono, e tutte le forme svaporano nella semplicitá della luce, nella incolorata melodia musicale, nel puro pensiero. Quel regno della pace che tutti cercavano, quel regno di Dio, quel regno della filosofia, quel «di lá», tormento e amore di tanti spiriti, è qui realizzato. Il concetto della nuova civiltá, di cui avevi qua e lá oscuri e sparsi vestigi, è qui compreso in una immensa unitá, che rinchiude nel suo seno tutto lo scibile, tutta la coltura e tutta la storia. E chi costruisce cosi vasta mole, ci mette la serietá dell’artista, del poeta, del filosofo e del cristiano. Consapevole della sua elevatezza morale e della sua potenza intellettuale, gli stanno innanzi, acuti stimoli all’opera, la patria, la posteritá, l’adempimento di quella sacra missione che Dio affida all’ ingegno : acuti stimoli ne’ quali sono purificati altri motivi meno nobili, l’amor della parte, la vendetta, le passioni dell’esule; ci è lá dentro nella sua sinceritá tutto l’uomo, ci è quel d’Adamo e ci è quel di Dio. A poco a poco quel mondo della fantasia diviene parte del suo essere, il suo compagno fino agli ultimi giorni, e vi gitta, come nel libro della memoria, l’eco de’ suoi dolori, delle sue speranze e delle sue maledizioni. Na£o, a immagine del mondo che gli era intorno, simbolico, mistico e scolastico, quel mondo si trasforma e si colora e s’ impolpa della sua sostanza, e diviene il suo figlio, il suo ritratto. La sua mente sdegna la superficie, guarda nell’ intimo midollo; e la sua fantasia ripugna all’astratto, a tutto dá forma. Onde nasce quella intuizione chiara e profonda che è

11 carattere del suo genio. E non solo l’oggetto gli si presenta con la sua forma, ma con le sue impressioni e i suoi sentimenti. E n’esce una forma, che è insieme immagine e sentimento: immagine calda e viva, sotto alla quale vedi il colore