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224 storia della letteratura italiana


«fontana», «spirto», «tramontana stella», ed «un bel sol ch’a l’alma mai tramonta»,... «crudo cuore», «salda colonna», «dura pietra», «petto di diamante»,... «cruda man ch’ha le chiavi del mio core», ... «mia nemica», ... «mia dolce guerriera», «versaglio sol di tutti miei pensieri», e «bei son gli amor miei, non quei d’altrui».


È il vecchio frasario de’ petrarchisti, venutogli a noia e ammassato qui alla rinfusa. Ci è il critico, non ci è il poeta comico che ci viva dentro e ci si trastulli. Fino il titolo, il Candelaio, lo mena a questa considerazione filosofica: che è la candela destinata a illuminare le «ombre delle idee». Perciò costruisce il suo mondo comico a quel modo che costruisce il suo universo, guardando nelle apparenze l’essenza e la generalitá:


Eccovi avanti gli occhi ociosi principi, debili orditure, vani pensieri, frivole speranze, scoppiamenti di petto, scoverture di corde, falsi presuppositi, alienazion di mente, poetici furori, offuscamento di sensi, turbazion di fantasia, smarrito peregrinaggio d’ intelletto, fede sfrenata, cure insensate, studi incerti, somenze intempestive e gloriosi frutti di pazzia.


Con queste disposizioni, non individua, come fa l’artista, ma generalizza, mette insieme le cose piú disparate, perché nelle massime differenze trova sempre il simile e l’uno, e profonde antitesi, similitudini, sinonimi, con una copia, un brio, una novitá dí relazioni che testimoniano straordinaria acutezza di mente. Chi legge Bruno si trova giá in pieno Seicento, e indovina Marino e Achillini. Ecco un periodo alla sua donna:


Voi, coltivatrice del campo dell’animo mio, che, dopo aver attrite le glebe della sua durezza e assottigliatogli il stile, accioché la polverosa nebbia sullevata dal vento della leggerezza non offendesse gli occhi di questo e quello, con acqua divina, che dal fonte del vostro spirto deriva, m’abbeveraste l’intelletto.


Sembra un periodo rubato a Pietro Aretino, che ne facea mercato. Il difetto penetra anche nella rappresentazione, essendo i caratteri concepiti astrattamente, perciò tesi e crudi, senza ombre