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xix - la nuova scienza 279


le forme scolastiche e aprire la strada a quella forma naturale di discorso, di cui Machiavelli avea dato esempio, ed egli medesimo nel suo ammirabile Metodo. Queste idee non erano nuove in Italia, anzi erano volgari a tutti gli uomini nuovi; ma, naufragate in vaste sintesi immature e senza eco, rimanevano sterili. Qui le vedi a posto, staccate, rilevate, formulate con chiarezza ed energia; e parvero una rivelazione. D’altra parte Cartesio ebbe cura di non rompere con la fede e di accentuare la natura spirituale dell’anima e la sua distinzione dal corpo, base della dottrina cristiana, si che dicea parergli meno sicura l’esistenza del corpo che quella dello spirito: oltre a ciò, con le sue «idee innate» lasciava aperto un varco alla teologia e al soprannaturale. Cosi egli ti dava la prima filosofia nuova, che sembrasse conciliabile con la religione, in un tempo che, per l’infanzia della critica e della coscienza, non era facile pesare tutte le sue conseguenze. Perciò, come la Riforma religiosa, la sua riforma filosofica ebbe un gran successo; perché le riforme efficaci son quelle che prendono una forma meno lontana dal passato e dallo stato reale degli spiriti. Aggiungi la sua superficialitá, l’estrema chiarezza, la forma accessibile, quel presentar poche idee e nette innanzi alle moltitudini : si rivelava giá lo spirito francese volgarizzatore e popolare. La conseguenza naturale della riforma era questa: che l’uomo rientrava in grembo della natura, diveniva una parte della storia naturale. Posto che la filosofia ha la sua base nella coscienza, lo studio della coscienza o de’ fatti psicologici diveniva la condizione preliminare di ogni metafisica, come lo studio della natura diveniva l’antecedente di ogni cosmologia. Il mondo usciva dalle astrazioni degli universali ed entrava in uno studio serio dell’uomo e della natura, nello studio del reale. Per questa via modesta e concludente si era messo Galileo: di lá uscivano i grandi progressi delle scienze positive. Cartesio applicava alla metafisica gli stessi procedimenti della filosofia naturale, togliendola di mezzo al soprannaturale, al fantastico, all’ipotetico, e dandole una base sicura nell’esperienza e nell’osservazione. Ma i fatti psicologici erano ancora troppo scarsi e superficiali