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292 storia della letteratura italiana


corruzione oppone l’uomo integro e primitivo, la natura dell’uomo, dalla quale cava i principi della morale e del dritto. Questo è lo spirito della nuova scienza: naturalismo e umanismo, fisica e psicologia. Cartesio, in maschera di Platone, porta la bandiera.

Ma non inganna Vico, che gli strappa la maschera. — Tu non sei che un epicureo. La tua fisica è atomistica, la tua metafisica è sensista, il tuo trattato Delle passioni par fatto piú per i medici che per i filosofi, segui la morale del piacere. — Combattendo Cartesio, la quistione gli si allarga, attinge nella sua essenza tutto il nuovo movimento. Anch’esso è un’astrazione. È un’ ideologia empirica: idea vuota e vuoto fatto. L’importante non è di dire «io penso» (la grande novitá!), ma è di spiegare come il pensiero si fa. L’importante non è di osservare il fatto, ma di esaminare come il fatto si fa. Il vero non è nella sua immobilitá, ma nel suo divenire, nel suo «farsi». L’idea è vera, còlta nel suo farsi. Il pensiero è moto che va da un termine all’altro, è idea che si fa, si realizza come natura, e ritorna idea, si ripensa, si riconosce nel fatto. Perciò «verum et factum», vero e fatto, sono convertibili; nel fatto vive il vero; il fatto è pensiero, è scienza; la storia è una scienza, e, come ci è ima logica per il moto delle idee, ci è anche una logica per il moto de’ fatti, una «storia ideale eterna, sulla quale corrono le storie di tutte le nazioni».

Ecco ribenedetta tradizione, autoritá e fede : ecco filologia, storia, poesia, mitologia, tutta l’erudizione rientrata in grembo della scienza. La storia è fatta dall’uomo, come le matematiche, e perciò è scienza non meno di quelle. È il pensiero che fa quello che pensa, è la «metafisica della mente umana», la sua «costanza», il suo processo di formazione secondo le leggi fisse del pensiero umano. Perciò la sua base non è nella coscienza individuale, ma nella coscienza del genere umano, nella ragione universale. I nuovi filosofi vogliono rifare il mondo coi, loro principi assoluti, co’ loro dritti universali. Ma non sono i filosofi che fanno la storia, e il mondo non si rifá con le astrazioni. Per rifare la societá non basta condannarla: bisogna studiarla e comprenderla. E questo fa la Scienza nuova.