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xx - la nuova letteratura 323


cristiano con lo spirito moderno — La cornice e il quadro: il Cinque maggio — Il movimento teologico si cangia in filosofico: l’idealismo assoluto, e lo spirito come storia: Hegel — La fede nel progresso: la borghesia, e il partito liberale moderato — La critica letteraria: l’idea e la sua manifestazione sensibile: il filosofismo — La storia: la filosofia della storia e le ricerche storiche; dualismo e cooperazione di tendenze: il risorgere della fama del Vico — Influsso del senso storico sulla critica e sull’arte: la poesia popolare.

vii. — Il movimento romantico in Italia — Milano: il Caffè e il Conciliatore: vecchia e nuova generazione: poeti, storici, critici, filosofi, economisti, letterati — Le contese letterarie tra classici e romantici — Differenza del romanticismo in Germania e in Italia: colá, graduale formazione del nuovo pensiero europeo; qui, non altro che lo sviluppo della nuova letteratura sorta col Parini, la continuazione dell’opera del secolo decimottavo — Sentimento piú vivo del reale nel popolo italiano — Tentativi e aspirazioni politiche : il progresso e le riforme — La musica, le dispute scientifiche e letterarie, i romanzi e le tragedie prendono il posto che la politica lascia vuoto — Il Manzoni e la letteratura del risorgimento — La lirica solitaria del Berchet, espressione della collera nazionale — Il Primato, la filosofia italiana e il neoguelfismo — Contraddizione ed equivoci della situazione — La Toscana e la poesia del Giusti, che scopre il lato comico di quel movimento dottrinale-politico — Lo scetticismo e il pessimismo di Giacomo Leopardi: il senso del mistero e l’energico sentimento del mondo morale — La rinnovazione spirituale: la critica sará l’istrumento di essa — Disfacimento del sistema teologico-metafisico-politico, che ha accompagnato il risorgimento nazionale italiano, ed esaurimento delle sue forme letterarie — Necessitá per l’Italia di cercare se stessa, di riconoscere le sue forze e le sue debolezze, di assimilarsi e trasformare la coltura moderna in coltura propria, e di rifarsi una vita interiore, dalla quale uscirá una nuova letteratura.]


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L’uomo, che rappresenta lo stato di transizione tra la vecchia e la nuova letteratura, è Metastasio. L’antica letteratura, non essendo oramai piú che forma cantabile e musicabile, ha come ultima espressione il dramma in musica, dove non è piú fine, ma mezzo: è melodia e serve alla musica. Ma non vi si rassegna, e vuol conservare la sua importanza, rimanere letteratura. Quest’ultima forma della vecchia letteratura è Metastasio.

La sua vita si stende dal i698 al i782. Vincenzo Gravina, che l’educò, a quel modo che richiamava lo studio delle leggi