Pagina:De Sanctis, Francesco – Storia della letteratura italiana, Vol. II, 1912 – BEIC 1807957.djvu/7

Da Wikisource.

XIII

L’«ORLANDO FURIOSO»


[Versi latini e rime italiane dell’Ariosto: imitazioni e giuochi letterari — L’imitazione latina e le commedie dell’Ariosto. Inferioritá di esse rispetto ad altre commedie del Cinquecento — Qualche bel tratto sparso — Vita e indole dell’Ariosto — Comicitá nell’una e nell’altra, espressa nelle Satire — Valore artistico delle Satire — Abbassamento della terzina a metro comico— Genesi dell’Orlando. Serietá con cui fu concepito e lavorato — Ma serietá derivante dal puro sentimento dell’arte — Contrasto tra l’Ariosto e Dante — Il mondo cavalleresco nel Rinascimento e in Italia: mondo senza serietá, di mera immaginazione: ideale della cortesia — Mancanza di unitá e di ordine nel poema ariostesco, come vera unitá e vero ordine — Tela dell’Orlando — Libertá e individualitá della vita cavalleresca: spirito d’avventura e capricci di passione — Il soprannaturale come macchinario — Naturalezza che l’Ariosto dá a questo suo mondo — Perfezione della rappresentazione e finitezza della forma — La «chiarezza omerica», la semplicitá o la «divinitá» dell’Ariosto — Assenza in lui di maniera — La storia della «rosa» nel Poliziano e nell’Ariosto — Aspetto di sogno che serba il suo poema — Emozioni subitanee e fugaci, senza scosse profonde e senza strazio — Brandimarte e Fiordiligi, Zerbino e Isabella — Le comparazioni: loro ufficio — Le descrizioni degli spettacoli naturali, senza sentimento della natura — Le riflessioni e sentenze — Ancora l’Ariosto e Dante — Leggerezza apparente della nuova letteratura, di cui l’Orlando è il capolavoro — Ma sotto quell’apparenza c’è lo spirito negativo e dissolvente, lo spirito del Boccaccio: il comico — Il riso dell’Ariosto — L’ironia: Orlando, Astolfo, Angelica ecc., e le loro avventure: la discordia dei cavalieri — La rozzezza di Rodomonte e la virtú di Ruggiero: inferioritá di Ruggiero — Fantasie infantili descritte col risolino di un secolo adulto — Tra il serio e il ridi-

F. de Sanctis, Storia della letteratura italiana - ii.

i