Pagina:Dei cristalli quarzosi di Selvino.djvu/10

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mo, senza avere almeno l’appoggio di una base. E Linneo stesso, inerendo alla loro opinione, scrisse che rade volte interi si trovano i cristalli quarzosi, e senza un segnale d’essere stati dalla matrice staccati, la quale alla loro formazione servito abbia d’appoggio; e preoccupato egli da tale idea pareagli di vedere ne’ cristalli solitarii, quali sono i nostri di Selvino, sempre in un lato del prisma la cicatrice lasciatavi dalla base, da cui dovevano essere stati divelti. (Generat. crystallorum amænitates Accademicæ. Tom. I, pag. 482).

Convien dire che siffatta marca si vedesse nella maggior parte de’ cristalli, che per avventura alle mani capitarono dello Svedese Naturalista. E per verità nei nostri stessi di Selvino qualcuno se ne trova rotto in qualche punto o mal terminato, onde sospettare che ad altro corpo fosse originalmente attaccato.

Ma da alcuni fatti particolari non devonsi dedurre teorie generali. Nè d’alcuno de’ surriferiti mezzi avea bisogno la maestrìa