Vai al contenuto

Pagina:Dei cristalli quarzosi di Selvino.djvu/8

Da Wikisource.

(6)

braavere adottata lo stesso Plinio scrivendo: Contraria huic (che e il calore) causa crystallum fecit, gelu vehementiore concreto ..... Non aliubi certe reperitur, quam ubi maxime hybernœ nives rigent; glaciemque esse certum est, unde nomen Græci dedere ........ Nascitur in Asia ...... sed laudata in Europæ alpium jugiis Hist. Natur. lib. 37, cap. II.)1

Anche il P. Lana rinomato Fisico Bresciano, che fiorì dopo la metà del secolo XVII., parlando de’ cristalli della Vallumezzane, co’ quali hanno tutta la somiglianza i nostri di Selvino, prevenendo (dice il chiarissimo Brocchi) di quasi un mezzo secolo il maggiore de’ Naturalisti delle età nostre, riconobbe in essi la forma esagona delle cristallizzazioni del nitro; quindi spinse egli più oltre l’analogìa, ed immaginò che siffatti cristalli dal nitro la propria configurazione effettivamente avessero, conghietturando poi che formati vengono colla rugiada dal nitro condensata, nella guisa che col mezzo di questo sale l’acqua si consolida