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DEL

SISTEMA IN GENERE

DISCORSO

LETTO NELL’UNIVERSITÀ DI PALERMO

addì 15 gennaio 1867






Professori onorandi e carissimi giovani,


Avanti ch’io incominci l’insegnamento della filosofia specolativa che mi venne commesso, giudico essere bene dire alcune opinioni mie intorno al sistema pigliato in significazione generale. Esso è la rappresentazione che persona fa dell’universo a sè medesimo; ed è ciò che il filosofo vagheggia con inestimabile costanza, e cerca di raggiungere con tutte le più efficaci industrie dello affetto; ed è la essenza stessa della filosofia. Le vulgari persone non sanno rappresentarsi l’universo per alcun modo, ma soltanto vedono le parvenze di quello senza isvolgimento interiore: e quegli poi che cultivano l’altre scienze sono soddisfatti di guardare e di considerare non l’intero universo, bensì alcuna sua parte nella quale s’asconde come la immagine della concordia del tutto. Poni esempio, il botanico studia non già nell’universo in genere, ma solo in quello particolare delle piante, cioè in tutte quelle copiose e molteplici forme dove si