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NELLE MALATTIE 39

si direi, congenite, e che potentemente lo commovono e lo mettono all’atto.

Le virtù tutte dovrebbero considerarsi di questa classe, segnatamente la prudenza. Le azioni dell’uomo, finchè sono regolate dalla ragione, o dall’abitudine, tendono tutte o a procacciare un piacere, o a fuggir un dolore; e la prudenza è quella che deve esser guida nell’uno e nell’altro intento, e per conseguenza nella ricerca de’ mezzi per conseguirlo. Sì conosciuto è questo virtuoso sentimento, e sì universale, che alle bestie ancora se lo attribuisce, raccontandosi di loro mille tratti di naturale prudenza.

Da questo derivano quasi tutte le altre qualità, che concorrono a conservare, e a beneficiare la vita. E in effetto, che altro è mai il cercar di rimediare a’ mali, il sottoporsi alle leggi mediche, il nutrirsi malgrado la propria ripugnanza, e simili, se non la prudenza applicata a