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NELLE MALATTIE 55

e quanto non potrà una reale buon’idea verso il Medico curatore? verso quel Medico che alle prerogative massiccie dell’arte sa unire i modi or dolci e consolanti, or moventi e imperiosi dell’animo degl’infermi, sino a sospendere, al dir del ch. Lettsom, il sentimento del loro dolore. In veggendolo essi ad approssimarsi, par di vedere il loro sostenitor tutelare, apportator della fiducia nel loro cuore, dell’energia nella loro anima abbattuta, e dell’attività nel lor principio vitale per sormontare la cagione del male.

Tutte queste affezioni sono promiscue con il coraggio, e producono una metà della guarigione. E appunto per niente infievolirle, il succennato buon Medico non allenta giammai il suo nobil costume, e anco tra mezzo ai pericoli del suo malato si fa un dovere di mostrarsi imperterrito, mantenendo una fisionomia non mai annuvolata, e parlando colla consue-