Pagina:Deledda - Cattive compagnie, Milano, Treves, 1921.djvu/187

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La medicina 177


Il vecchio ricordò ch’era venerdì, e che erano circa le tre pomeridiane. Sì, era l’ora della morte di Nostro Signore Gesù. Verso quell’ora, tutti i venerdì, la donna veniva colta da un sonno profondo, durante il quale ella parlava tutte le lingue della terra, e indovinava ogni mistero e prediceva l’avvenire e indicava i rimedi per tutti i mali del corpo e dell’anima.

— Bella! Sono arrivato al momento giusto, — egli pensò avanzandosi in punta di piedi, per non svegliare la donna.

Ella non si mosse: pareva morta.

Ziu Tòmas si guardò ancora attorno; fissò gli occhi sul piatto delle monete e ricordò che il pastore di Burgos gli aveva detto:

“Ella non vuole denari; tuttavia coloro che vanno a consultarla le lasciano qualche moneta, secondo le loro forze„

— Com’è vero Cristo, io le darò un marengo d’oro, se ella mi aiuta, — pensò il vecchio mettendo la mano sulla cintura dove teneva nascosti i denari. E subito trasalì, perchè la dormente, quasi indovinasse il pensiero di lui, diceva con voce monotona, agitando appena le labbra azzurrognole:

— Uomo mio, io non voglio nulla. Siedi, e dimmi cosa vuoi. Tu vieni di lontano, e sarai stanco. Siedi.