Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/24

Da Wikisource.
18 il fanciullo nascosto


Seguì un altro momento di silenzio generale; e di nuovo si sentì il canto dell’usignuolo.

Antoni Paskale spinse le zie per le spalle, verso casa, imponendo loro di tacere. E tutti, donne e ragazzi, seguivano, per la strada erbosa, neri alla luna come un gregge di ritorno dal pascolo.

*

A notte alta la madre e due vecchie parenti stavano nel cortile della casa, col portone socchiuso, aspettando. Il nonno s’era accovacciato sulla stuoia, in cucina, all’ombra del forno grande simile ad un nuraghe; e non si moveva, ma di tanto in tanto mugolava lievemente, come un mastino che prevedesse un assalto di nemici alla casa.

Il ragazzo non era ricomparso; e a poco a poco una strana follia aveva preso la madre. Ella credeva sempre che il cognato Paulu avesse nascosto Bainzeddu, come s’era d’intesa, ma che tutti fingessero, intorno a lei, per costringerla a rappresentare meglio la sua par-