Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/27

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il fanciullo nascosto 21


all’ultima pietra. Ditemi subito che il ragazzo è là: dimmelo subito, Antoni Paskà; ti dico di dirmelo!

I suoi occhi fosforescenti sembravano davvero quelli d’una pazza, tanto che il giovane, spaventato, ebbe per un attimo l’idea di dirle che il ragazzo era nel nascondiglio di zio Paulu; poi scosse vigorosamente la testa e affermò la verità.

— È inutile fare scandali, donna! Il ragazzo non si trova in nessun posto.

Ella cadde lunga distesa, col viso a terra, rigida come una spada; ma non era svenuta: piangeva e domandava perdono a Dio.

— Signore, Signore! Voi mi castigate bene. È giusto, è giusto.... E voi, babbo, uccidetemi.... passatemi sulla schiena col vostro calcagno....

Il vecchio guardava, nell’ombra, grande, con la sua barba lunga, terribile eppure umano come il Dio vendicatore dell’Antico Testamento. E Antoni Paskale non si vergognava di tremare, con un senso di freddo nelle ossa, ancora in sudore per le lunghe corse inutili fatte in ogni angolo del paese, e le ricerche nei pozzi e nei dintorni. Anche lui impreca-