Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/24

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marine; anche il gatto, nei suoi lunghi sogni sulle pietre, fissava le pupille diafane all’oriente; e il vecchio cieco, e il mandriano e Melchiorre guardavano sempre laggiù, come in attesa di qualche cosa.

La capanna, di rami e di pietre, era abbastanza vasta e pulita, con un gran focolare nel centro. Dai rami sporgenti pendevano recipienti di sughero, per il latte, e i gabbani dei pastori.

Al giunger di Melchiorre, zio Pietro uscì dalla capanna. Era alto e rigido, con qualche cosa di ieratico nel volto roseo dalle palpebre abbassate, col profilo aquilino e una lunghissima barba, di un candore metallico; calvo, con una corona di riccioli argentei sulla nuca. Le folte sopracciglia bianche aggrottate, tradivano l’intensa, continua attenzione ai suoni e alle impressioni esterne. Indossava il costume di vedovo nuorese, ma sul capo, invece della berretta sarda aveva un tocco di pelle di volpe. Col suo leggero bastone di legno d’oleandro, sul cui manico era rozzamente incisa una testa di cane, parve volersi far largo, protendendolo in avanti e di fianco, alla ricerca di un invisibile ostacolo. Anche la sua mano si-