Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/50

Da Wikisource.

— 36 —

di spirito di lanciarlo a sua volta sulla gola della signorina che sognava.

— Di impertinenti! — rispose. — È arrivato un bastimento carico di....

La sognatrice si scosse, raccolse il fazzoletto e non seppe subito rispondere: ma il gioco banale era cominciato, e il fazzoletto continuò a volare da un punto all’altro, destando risate e malumori per la difficoltà dei carichi in I. In breve tutti presero parte al gioco; anche i monelli si gettavano manate di foglie gridando arrivi di bastimenti carichi di impertinenze.

— Impossibile! — gridò il signore dalla voce nasale, raccogliendo con le mani sul petto la palla bianca. — Io sono fuori di giuoco.

— Penitenza! Penitenza!

— Cambiamo la lettera. Con l’I non si trovano vocaboli adatti.

— Penitenza! Penitenza! Mi dia quell’anellino che ha, lei.

— Ch’io possa un giorno darglielo ai piedi dell’altare! — disse galantemente il giovine suonatore, traendosi con due dita l’anello, fatto con un chiodo, e mettendolo sulla palma della rosea mano aperta verso di lui.