Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 40 — |
rare e ridere fra loro, certo per il contegno sconveniente di Paska; e fremeva e a momenti stringeva i pugni fino a conficcarsi le unghie nelle palme delle mani.
Furono lasciati in grembo a Paska i pegni del gioco, e le persone del comitato si disposero in fila.
— Di chi è questo pegno? — ella domandò, sollevando e sventolando un fazzolettino bianco con la cifra rossa.
— È mio, — rispose una voce sottile.
— Vuol riaverlo?
— Sfido, se è mio!...
— Allora bisogna che ella si alzi e vada a dar un bacio al mio padrone.
— Quello puoi farlo tu!
— Brava, bravaaa! — gridarono molte voci; e tutti risero sguaiatamente.
— Bravissima! — pensò anche Melchiorre, ma la sua collera crebbe.
— Se me lo impongono, lo faccio! — rispose Paska arditamente.
— Ma fatelo tutte; si può far benissimo! — esclamò la voce nasale.
— Per penitenza! — rispose il suonatore.
— Che puzza di spirito; via, finiamola! — disse una signora, seccata che si desse