Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/108

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ospiti; la madre ammazzò una gallina e fece la minestra e poi anche la pasta asciutta, come quando c’era Luca in vacanza.

Pure l’infermo, che di giorno in giorno deperiva e cadeva in un lento sopore di agonia, s’era rianimato: fu lui, anzi, a fare all’ospite una domanda che Francesca voleva e non osava rivolgergli.

— Ditemi una cosa, zio Teodoro: nel venire qui, siete passato per Posada?

— Passato ci sono: perché?

— Non avete sentito dire nulla, a proposito di un figlio del Sindaco, che è scappato di casa?

— Sentito l’ho, e non da oggi, perché a Posada ci vado spesso per affari. Il ragazzo è scappato per andare alla guerra.

— Bella guerra, ch’egli possa morire squartato, — sogghignò Francesca: — egli invece s’è messo a fare il servo in un ovile qui dei dintorni.

— Allora è un maccabèo, in verità. Poiché è un ragazzo ricco, nato per essere padrone, e non servo.

— Voi lo conoscete?

— L’ho veduto una volta, due anni