Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/144

Da Wikisource.

— 130 —

la ne avevano succhiato i lineamenti e la pelle; la bocca sola e le palpebre avevano dei movimenti impercettibili, ma locali; la barba cresceva, rendendo più tetro quell’aspetto di martire, come del resto cresce anche sul viso dei cadaveri nei primi giorni dopo la morte.

Eppure zio Ulpiano sperava di salvarlo; poiché la palla, attraversato il corpo, era andata a ficcarsi sul ramo più alto della capanna: il giovine poi era forte e vigoroso, e quando non si muore sul colpo, per le ferite d’arma da fuoco, c’è sempre qualche possibilità di guarigione.

Il vecchio sperava; ma la sua pupilla rifletteva gli occhi morti di Luca, e il suo viso si specchiava in quel viso fatale. L’angoscia nera e il terrore della colpa erano dentro di lui; e gli pareva di avere un ospite misterioso, inviatogli da Dio, ch’egli doveva nutrire col suo sangue, e, se occorreva, con la sua vita stessa.