Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/146

Da Wikisource.

— 132 —

solvere il sinistro problema col pensare che è lo spirito del male a guidare l’uomo nelle sue azioni: ma sull’uomo, anche contro il suo volere, Dio vigila sempre; e Dio gli dava finalmente, con quel filo di vita che restava a Luca, la possibilità di salvarsi anche lui.

Piegato sul ferito, e invitandolo a confidarsi, o meglio sperando di farlo parlare d’istinto, a insaputa di sé stesso, gli domandò sottovoce:

— Che ti ha fatto Francesca?

Luca lo guardava con gli occhi vitrei, senza vederlo, senza sentirlo: e parlava di altre cose, di un sogno nel quale prendeva sempre parte la madre, di ladri che minacciavano il gregge, di un topo velenoso che gli mordeva il petto; poi scacciava con la voce le due cornacchie dell’ovile, che in realtà entravano spesso nella capanna, a curiosare, a cercare qualche pezzetto di formaggio: ogni tanto s’interrompeva come tentando invano di ricordare una cosa, forse quella, ma non pronunziò più il nome di Francesca.

Francesca arrivò il quarto giorno, inquieta perché il nonno non tornava, e ansiosa di sapere le vicende dell’ovile.