Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/151

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cargli al collo la medaglia della fattucchiera.

Il nonno però vigilava, e non le permetteva di avvicinarsi al ferito: bisognava quindi aspettare, studiare il modo di farlo. Andò dietro la capanna, trasse la medaglietta: eccola sulla palma della sua mano sinistra: e scura, annerita dal sudore di altre passioni come la sua: la testa del santo, incisavi sopra, è primitiva; quasi selvaggia; e gli occhi grandi dalle palpebre grevi, la bocca carnosa, la lanugine sul viso simile a quella del viso di Luca, dànno l’impressione che l’amore di lui per le creature sia tutto amore terreno, ardore di carne, passione d’uomo.

Forse per questo la vecchia del parroco dava la medaglia alla gente che nutriva odio, perché l’odio si mutasse in amore.

Francesca pensava:

«Era meglio, sì, era meglio se m’innamoravo di lui: così questo disastro non succedeva. O meglio ancora se gli attaccavo al collo la medaglietta: se egli s’innamorava di me, forse lo convincevo ad andarsene. Sono in tempo ancora».

In fondo però le ripugnava l’idea che