Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/154

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sella; e stringendosi le sottane intorno alle gambe, infilò i piedi nelle staffe, tutti e due nello stesso tempo; la madre le sedette alle spalle, su un panno gettato sulla groppa del cavallo, e si afferrò con la mano destra alla vita di lei, mentre con la sinistra si tirava il fazzoletto sugli occhi, pregando Gonaria di guardare se nella strada si vedeva gente.

Non si vedeva nessuno, per fortuna, e madre e figlia partirono in silenzio, furtive, quasi andassero a compiere un’azione illecita.

Francesca sentiva il corpo esile della madre appoggiarsi alle sue forti spalle, e ne provava un senso di tenerezza, quasi di pietà: ma s’irritava contro sé stessa per questo inutile sentimento: e in cambio ficcava con crudeltà lo sprone sul fianco del cavallo. Il cavallo rabbrividiva e trottava svelto per sottrarsi al tormento: in breve furono quindi in piena campagna, fra i prati fioriti, poi attraverso i pascoli e le brughiere che davano l’impressione del mare.

La madre sospirava; ma c’era pur qualche cosa di dolce, adesso, in questi sospiri che l’aria profumata le coglieva